Ricetta

Nome dialettale
pansòti cu a salsa de nùsci
Nome in lingua italiana
pansoti con la salsa di noci

Dose per persone
praebuggiùn (talégue, spiàsene, sciscèrbue, rampùnsci, scassadiàu, lusciàndri, tagiainétti, tarassàcu, erba de ciòcche, pimpinèlla), olio e sale

Procedura
Raccogliere le erbe del praebuggiùn (le talégue sono le migliori, una volta si prendevano nei boschi, le spiàsene, le sciscèrbue, i rampùnsci, scassadiàu, lusciàndri: quest'ultimo sembra sedano, c'è solo in primavera, tagiainétti, tarassàcu, erbe de ciòcche, pimpinella), utili per conferire un sapore particolare al ripieno. Far bollire le erbe, strizzarle, tagliarle e condirle con olio e sale: una volta amalgamati gli ingredienti, riempire i pansòti. "I veri pansòti sono di S. Apollinare e si facevano per S. Giuseppe che casca sempre in Quaresima, e così li facevano magri. L'uovo si mette solo nella pasta, si fa bella sottile." Preparare la salsa di noci, tritando noci, pinoli, un po' di maggiorana, un pochino di finocchio selvatico, olio e aglio, sale, acqua calda e niente panna. "Una volta, quando nei paesi si prendevano in giro, si diceva che a S. Apollinare i pansòti li facevano tanto grossi che li legavano con la ginestra". Lessare i pansòti in acqua calda e condirli con la salsa di mnoci.

Luogo
Provincia di Genova
Comune di Recco
Polanesi Polanesi

Fonte
M. C. (8.12.1999).


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