Ricetta

Nome dialettale
galin-a bu-gìa
Nome in lingua italiana
gallina ripiena

Dose per persone

Procedura
Scegliere una gallina di almeno due anni (una volta si usavano le galline che non facevano le uova: piuttosto si rinunciava alla carne ma ci si garantiva un apporto quotidiano di uova), spiumarla, passarla sulla fiamma per bruciare le piumette residue, quindi sventrarla. Per il ripieno preparare un trito molto fine di aglio, prezzemolo e maggiorana, aggiungervi uova, mescolare bene gli ingredienti, quindi mettere anche grana grattugiato, una manciata di bietole crude tagliate finemente e salate, piselli, ed ammorbidire l'impasto con olio. Cucire la gallina e farla bollire in acqua salata dove siano immersi anche cipolle, sedano, carote: occorre circa un'ora e mezza a fuoco basso. Fino al secondo dopoguerra questo piatto era riservato alla sera del 24 dicembre: la gallina veniva messa a bollire in una pentola sopra la stufa e, al ritorno dalla messa di mezzanotte, era cotta: il brodo si beveva subito, la carne si mangiava il giorno dopo.

Luogo
Provincia di Genova
Comune di Borzonasca
Malga di Perlezzi

Fonte
L.P. (04-08-2001).


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