Ricetta

Nome dialettale
panduse
Nome in lingua italiana
pandolce

Dose per persone

Procedura
Questa è una "ricetta vecchia" (= diffusa fino alla seconda guerra mondiale circa) del pandolce genovese. Grappoli d'uva venivano conservati da settembre a dicembre appesi nelle soffitte, per essere poi utilizzati come "uva secca" per preparare questo dolce. Si impastavano farina bianca, uova, un po' di zucchero, un pizzico di lievito di birra, infine la scorza grattugiata grossolanamente di un limone e l'uva secca: l'impasto veniva lasciato riposare per 6-7 ore coperto da un panno e vicino alla stufa, quindi reimpastato, lasciato di nuovo riposare... il tutto per 3-4 volte: si iniziava a preparare il pandolce al mattino del 23 dicembre e lo si cuoceva nel tardo pomeriggio del 24 . Il pandolce risultava un po' "gnecco", "schizzu", ossia un po' duro e asciutto, "ci devi bere dietro", ma per quest'occasione erano generosi con la quantità di uva secca contenuta.

Luogo
Provincia di Genova
Comune di Borzonasca
Gazzolo

Fonte
E.G. (24-07-2001).


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