Ricetta

Nome dialettale
galin-a bu-gìa
Nome in lingua italiana
gallina bollita

Dose per persone

Procedura
Ricetta diffusa fino al secondo dopoguerra. Si preparava il ripieno lessando e poi tritando qualche foglia di bietola, si aggiungeva carne di manzo, un uovo, maggiorana e grana grattugiato: si amalgamava bene il tutto e poi lo si macinava. Si riempiva quindi la gallina, la si cuciva con filo bianco e la si metteva a bollire in una pentola con acqua, cipolla, sedano e carota. Quando la forchetta si infilava bene nella carne, voleva dire che la gallina era cotta. Si usavano galline vecchie (le uova erano preziose, quindi si sacrificavano le galline solo per le feste o in caso di malattia), ecco perché dovevano bollire a lungo. Era un piatto soprattutto natalizio, e costituiva una delle poche occasioni in cui si comprava il grana grattugiato.

Luogo
Provincia di Genova
Comune di Montoggio
Fasciou

Fonte
T.P. (03.08.2000).


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